Disturbi urinari, quando ritornano
Disturbi delle basse vie urinarie rappresentano una condizione molto comune. Essi interessano soprattutto le donne adulte, con un’incidenza 50 volte superiore rispetto agli uomini, per la brevità dell’uretra femminile che permette ai batteri di origine intestinale di risalire in vescica.
Tra gli agenti responsabili dei disturbi urinari viene riconosciuto il ruolo preminente di Escherichia coli, germe di origine intestinale che risale fino in vescica. La fase successiva è caratterizzata dalla moltiplicazione e colonizzazione locale con adesione dei batteri alla parete della vescica, grazie alla presenza di piccole ventose, dette adesine. Dopo aver aderito alla parete della vescica, i batteri di Escherichia coli attivano un processo di liberazione di sostanze che richiamano altri batteri con la formazione di colonie organizzate che danno forma al cosiddetto ‘biofilm’. Tali strutture formano un vero e proprio scudo che permette ai batteri di sottrarsi all’azione del sistema immunitario difensivo dell’organismo e all’attività dell’antibiotico. La sopravvivenza dei germi in fase latente permetterà, successivamente, la liberazione di batteri da parte di tali colonie, provocando la recidiva dell’infezione urinaria.
Piante e complementi nutrizionali
Per prevenire il ripresentarsi dei disturbi urinari. I preparati naturali disponibili valorizzano, in particolare, le proprietà del Mirtillo rosso americano, del mannosio, dell’acetilcisteina e della Betulla che agendo in sinergia contribuiscono a favorire il benessere delle vie urinarie.
Il mirtillo rosso americano (Cranberry)
Le bacche di mirtillo americano (Vaccinium macrocarpon Ait.), arbusto della famiglia delle Ericacee vengono utilizzate per il controllo dei disturbi delle vie urinarie ricorrenti. La grande diffusione dei prodotti a base di Cranberry si deve a uno studio effettuato nel 1994 e pubblicato sulla rivista JAMA: in 153 donne anziane afflitte da disturbi urinari ricorrenti, l’assunzione di 300 g al giorno di succo di mirtillo rosso americano per 6 mesi ha dimostrato efficacia nel ridurre i disturbi urinari. Grazie alla ricchezza in procianidine questo frutto inibisce l’adesione dei germi alla mucosa di rivestimento delle vie urinarie, favorendo la loro eliminazione con le urine. Provoca inoltre un’acidificazione delle urine, creando in tal modo un ambiente sfavorevole per i germi e in particolare per Escherichia coli, spesso responsabile dei disturbi.
Betulla
L’albero della betulla ha in sé tutta l’energia e i principi attivi necessari per il riequilibrio acido-base: facilita l’eliminazione di urina, rimuove i depositi di sostanze acide dalla matrice del tessuto connettivo, allontana le scorie e le tossine, predispone alla rigenerazione dei tessuti.