Benessere e leggerezza delle gambe
Il sangue circola nel nostro corpo in una rete di vasi lunga circa 100.000 km. Nessun problema per scendere nelle parti inferiori del corpo, ma per risalire dalla periferia verso il cuore, il sangue deve lottare contro la forza di gravità. Questo lavoro comporta spesso il ristagno di liquidi nei vasi venosi e linfatici, dove si possono anche manifestare dei disturbi, caratterizzati da pesantezza e gonfiore alle gambe, aggravati dalla stazione eretta mantenuta a lungo, verso la fine della giornata e con il calore.
I disturbi circolatori, antichi quanto l’umanità, hanno subito un incremento preoccupante negli ultimi anni. Lo stile di vita moderno, caratterizzato da aumento della sedentarietà, posture lavorative prolungate e obbligate, stazione eretta mantenuta a lungo, uso di mezzi di trasporto anche per brevi percorsi, insufficienza dell’esercizio fisico, alimentazione troppo ricca o squilibrata in rapporto ai bisogni dell’organismo, comporta un aggravamento dei disturbi circolatori.
Le piante amiche delle vene
Per controllare i disturbi dell’insufficienza venosa in fitoterapia si può ricorrere a preparati sia per uso topico, a base di flebotonici ad attività diretta, come Ippocastano, Rusco o Pungitopo e Amamelide, sia per via orale con azione sulla matrice connettivale (Centella), sul drenaggio venoso e linfatico (Meliloto), sul processo infiammatorio (Picnogenolo). Il trattamento va eseguito a cicli, soprattutto nella stagione calda.
Centella per stimolare il collagene
Si utilizza la pianta intera per la proprietà benefica sulla pelle, flebotonica e sedativa. Recenti ricerche hanno consentito di isolare principi attivi, appartenenti alla famiglia dei saponosidi (asiaticoside), capaci di stimolare la produzione di fibre collagene del connettivo sottocutaneo, rinforzando la parete venosa.
Meliloto per migliorare la circolazione di ritorno
Il meliloto, di cui si utilizzano le sommità fiorite, agisce con meccanismo protettivo sul microcircolo, facilita la circolazione e il drenaggio linfatico, favorisce il ritorno venoso, ha inoltre proprietà diuretiche.
Ippocastano per rinforzare i vasi
Introdotto in Europa dalla Turchia nel XVI secolo e subito valorizzato dal medico senese Mattioli nei suoi Commentari del 1586 come flebotonico, capace cioè di indurre un aumento del tono della parete vascolare venosa.
Picnogenolo per spegnere l’infiammazione
Il picnogenolo è un concentrato di polifenoli, sostanze dotate di attività antiossidante ed antinfiammatoria, ottenuto dal pino marittimo francese (Pinus pinaster), utilizzato sia per favorire il flusso sanguigno mediante proprietà antiaggreganti piastriniche che per controllare pesantezza e dolore derivanti dalla stasi venosa.