Drenare i liquidi in eccesso
I nostri reni lavorano duramente per evacuare le sostanze di scarto che la circolazione sanguigna trasporta in continuazione. Alcune piante facilitano questo compito di eliminazione, aumentando il volume di urina e accelerando l’allontanamento di sostanze come l’urea, l’acido urico, le tossine metaboliche, i radicali acidi.
La ritenzione idrica e la cellulite rappresentano due condizioni estremamente comuni che indicano un accumulo di scorie che i reni hanno difficoltà a smaltire.
In particolare la ritenzione idrica si manifesta con tendenza a trattenere i liquidi, con variazioni di peso nelle fluttuazioni ormonali del ciclo mestruale, con sensazione di peso e talvolta con disturbi digestivi.
La cellulite, più correttamente definita come ‘panniculopatia fibrosclerotica’, è il risultato dell’accumulo nel sottocute di una sostanza gelatinosa, conseguente a un disordine del tessuto connettivo e del microcircolo da difficoltà di eliminazione. La pelle assume il caratteristico aspetto ‘a buccia d’arancia’. L’inestetismo della cellulite è dovuto alla progressiva difficoltà di smaltimento.
Piante per drenare i liquidi in eccesso
L’assunzione di almeno 1,5 litri di acqua al giorno, non fredda, preferibilmente oligominerale naturale, lontano dai pasti, facilita la diuresi e favorisce l’eliminazione dei sali in eccesso.
Alcune piante officinali ad attività diuretica, come Betulla, Meliloto, Orthosiphon o Tè di Giava, Solidago o Verga d’oro, favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso, agendo in sinergia tra di loro.
Negli anni ’20 il medico francese Leclerc propose l’uso della Betulla come rimedio base della cellulite per le sue proprietà depurative e diuretiche.
Il Meliloto promuove il drenaggio a livello dei vasi linfatici e contribuisce ad eliminare le trabecole e i setti di tessuto connettivo responsabili del processo fibrotico della cellulite.
La Pilosella, segnalata fin dal XII secolo da Ildegarda di Bingen, viene da allora utilizzata per le sue proprietà diuretiche. Da segnalare che solo la pianta fresca manifesta al massimo grado queste proprietà, dovute a un’idrossicumarina (umbelliferone).
I numerosi principi attivi della Solidago o Vega d’oro (saponine triterpeniche, flavonoidi, antocianidine, acidi fenolici) le conferiscono un’attività diuretica, utile nella ritenzione idrica.
Nella tendenza alla ritenzione idrica, si utilizza il Tè di Giava della famiglia delle Lamiaceae (Orthosiphon stamineus Bentham) che cresce in luoghi paludosi dell’Isola di Giava, dell’India e dell’Australia. La proprietà più importante è quella diuretica con aumento della quantità di urine e conseguente accelerato smaltimento di scorie e tossine.