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Disturbi delle vie urinarie: perché in estate sono più frequenti?

Agosto 31, 2022/in Approfondimenti, In evidenza

Quando batteri patogeni proliferano e si moltiplicano a livello di uretra e vescica cominciano i disturbi delle vie urinarie: bruciore e dolore durante e dopo la minzione, una sensazione di peso al basso ventre e la necessità di urinare più frequentemente.

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) rappresentano indubbiamente una condizione molto comune: si stima che ogni anno, nel mondo, gli episodi di IVU siano circa 150 milioni. Proprio in estate, complici le alte temperature, aumentano i casi di cistite, l’infezione delle basse vie urinarie più frequente.

Cistite, un disturbo prevalentemente femminile

Secondo le stime, sono soprattutto le donne a soffrirne: il 60% ha avuto almeno un episodio nella vita e nel 20-30% dei casi si parla di cistiti “ricorrenti” (quando si registrano 3 o più episodi all’anno o più di 2 episodi in sei mesi).

L’incidenza nel sesso femminile è quasi 50 volte superiore rispetto agli uomini. Due sono i principali motivi. Anatomicamente, l’uretra femminile (il condotto che trasporta l’urina dalla vescica verso l’esterno) è più breve rispetto a quella maschile. Questo rende più vulnerabile la donna nei confronti di batteri di origine intestinale, che possono migrare e risalire con facilità nelle vie urinarie. Il secondo motivo sono le variazioni ormonali, che incidono sulla capacità di difesa nei confronti dei patogeni. Gli estrogeni sono “amici delle vie urinarie”: favoriscono la colonizzazione dei Lattobacilli, i batteri buoni della flora vaginale, che proteggono naturalmente dalle infezioni nelle vie uro-genitali. Non stupisce, quindi, che le donne in menopausa abbiano frequentemente problemi di cistite, avendo bassi livelli di estrogeni.

Quando la cistite è ricorrente: i biofilm batterici

Dopo aver aderito alla parete della vescica, i batteri richiamano altri batteri e formano colonie organizzate. Queste colonie si proteggono formando uno strato esterno mucoso che funge da scudo: il cosiddetto ‘biofilm batterico’. La nicchia permette ai germi di sottrarsi all’azione del sistema immunitario, resistendo spesso anche al trattamento con antibiotici. Si creano così dei veri e propri “serbatoi di patogeni”, all’interno dei quali i batteri di moltiplicano e, periodicamente, fuoriescono provocando il ripresentarsi dei disturbi.

Estate: SOS per il benessere delle vie urinarie

Oltre ad una predisposizione già alta per le donne, l’estate è il periodo dell’anno nel quale aumentano ancora di più i casi di cistite. Caldo e umidità facilitano la proliferazione di batteri e altri microrganismi nell’area uro-genitale. L’aumento delle temperature aumenta inoltre la sudorazione e la perdita di liquidi, ma spesso non si beve a sufficienza e la minzione di conseguenza è scarsa. Altri fattori di rischio sono l’utilizzo di assorbenti interni (più frequente in estate), e il contatto con la sabbia, possibile veicolo di germi.

Come possiamo intervenire?

Il primo consiglio è bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno: la minzione regolare e completa assicura un lavaggio continuo delle vie urinarie, contrastando l’adesione batterica e la comparsa di disturbi. Oltre ad essere ancora più attente all’igiene personale, si possono utilizzare preparati a base di piante officinali e complementi nutrizionali con specifiche attività di supporto, sia al bisogno che per cicli preventivi durante l’anno (per esempio in primavera-estate).

Fra i rimedi naturali, le bacche del Cranberry, il mirtillo rosso americano (Vaccinium macrocarpon Ait.), mantengono la corretta funzionalità delle vie urinarie: contengono infatti delle sostanze (proantocianidine – PACs) che inibiscono l’adesione dei batteri alle vie urinarie, favorendone così l’eliminazione attraverso la minzione.

Altro rimedio, spesso associato al Cranberry, è il D-Mannosio. Questo zucchero semplice ha elevata affinità per diversi batteri e impedisce l’adesione dei patogeni nelle vie urinarie, con un meccanismo simile a quello del mirtillo rosso americano.

Nota soprattutto per l’azione mucolitica e quindi utilizzata in particolare nelle stagioni più fredde, anche l’N-acetilcisteina supporta il benessere delle vie urinarie, riducendo gli episodi di recidive. Particolarmente utile è l’azione dell’N-Acetilcisteina sui biofilm batterici, andando non solo a disgregare quelli già esistenti ma anche prevenendo la formazione di nuove nicchie.

Il consiglio in più: favorire l’equilibrio della flora (microbiota) intestinale e vaginale, mediante prodotti a base di probiotici/fermenti lattici e fibre prebiotiche. Un microbiota in salute ci protegge dal rischio di disturbi urinari frequenti.

 

Fonti Bibliografiche

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