Disturbi da raffreddamento
Dopo un brusco cambiamento di temperatura, dopo l’esposizione all’aria o al vento freddo e umido, si avverte la sensazione di raffreddamento generalizzato, malessere generale, brividi, temperatura alta.
Il naso cola. Inizialmente le secrezioni sono chiare, acquose. Numerosi sono gli starnuti e le secrezioni diventano irritanti. In seguito diventano biancastre, poi giallastre o verdastre. Il naso tende a chiudersi e le secrezioni dense e collose non possono essere eliminate. Non si riesce a respirare con il naso e si avverte difficoltà di respiro. Può comparire difficoltà a deglutire e raucedine con alterazione della voce che diventa roca e bassa.
Misure da adottare
Alcune semplici misure per contenere i disturbi da raffreddamento:
- Coprirsi bene.
- Soffiare il naso esclusivamente con fazzoletti di carta da buttare dopo l’uso.
- Coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce.
- Lavare spesso le mani con acqua e sapone, specialmente dopo aver tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi pubblici.
- Non toccare occhi, naso e bocca con le mani.
- Usare la mascherina.
- Evitare il contatto ravvicinato con persone con disturbi da raffreddamento.
- Misurare la temperatura.
- L’inalazione di aria caldo-umida è efficace all’inizio del raffreddore per fluidificare le secrezioni.
Complementi nutrizionali
Alcuni integratori vengono impiegati per contrastare le conseguenze di un brusco raffreddamento. Le proprietà benefiche sono dovute principalmente alla presenza di componenti che svolgono un’attività protettiva e lenitiva a livello delle prime vie respiratorie.
N-Acetilcisteina (NAC)
È un derivato dell’amminoacido solforato cisteina. Presenta attività antiossidante e mucolitica. È anche un antidoto salvavita in caso di eccessiva assunzione di paracetamolo. L’N-acetilcisteina ha un’azione fluidificante sulle secrezioni mucose o mucopurulente delle vie respiratorie, in particolare sul catarro denso, vischioso, tenace, difficile da espellere.
L’attività rapida ed intensa dell’acetilcisteina sulla componente mucosa delle secrezioni è dovuta alla presenza di un gruppo tiolico libero (-S-H), in grado di ridurre e spezzare i ponti disolfuro (-S-S-) responsabili dell’aggregazione delle proteine e quindi dell’alta viscosità del muco. I ponti disolfuro nelle proteine del muco vengono attaccati dalla N-acetilcisteina. La N-acetilcisteina reagisce con i ponti disolfuro della struttura proteica del muco. Il muco perde la sua viscosità e si scioglie.
Palmitoiletanolamide (PEA)
È un ammide di un acido grasso endogeno. Rappresenta una risposta naturale del nostro organismo a processi patologici associati all’infiammazione, attraverso l’inibizione dei mastociti. La somministrazione di PEA ha un ruolo chiave nel favorire la risoluzione dell’infiammazione con riduzione del dolore.