Depurarsi nel cambio di stagione
Le cure disintossicanti, dette anche cure depurative e di drenaggio, hanno lo scopo di eliminare le scorie, le tossine e i liquidi in eccesso che si accumulano nel nostro organismo, soprattutto per le conseguenze dell’inquinamento alimentare, atmosferico e da farmaci. Servono inoltre all’eliminazione dei prodotti che si liberano per il ricambio cellulare. La depurazione e il drenaggio vengono attuate stimolando in maniera debole e prolungata gli organi di eliminazione (cute, polmone, fegato, reni, intestino). La depurazione utilizza piante officinali che agiscono principalmente sul fegato, mentre il drenaggio dei liquidi fa ricorso alle proprietà diuretiche di alcuni fitocomplessi che agiscono soprattutto a livello renale.
Misure generali
Alcuni consigli sono utili per favorire la depurazione e il drenaggio: ridurre al massimo il carico tossico (farmaci, fumo, eccesso di alcol e caffè, additivi alimentari, inquinanti ambientali); ridurre i carboidrati semplici a favore di quelli complessi, privilegiando i cereali integrali; limitare i grassi saturi (formaggi, carni grasse); consumare frutta almeno 3 volte al dì e verdura almeno 2 volte; praticare attività fisica o sportiva regolarmente; esporsi alla luce solare, possibilmente un quarto d’ora al giorno.
Tarassaco per la depurazione
Il tarassaco (Taraxacum officinale Weber) è una delle erbe più note nella cultura popolare. Il nome – derivante dal greco taraxis, disordine, e axos, rimedio – suggerisce l’ampio uso culinario, preventivo e terapeutico di questa Composita. Nell’alimentazione si utilizzano i germogli primaverili per la loro azione depurativa, preziosa per il fegato affaticato dagli eccessi alimentari invernali o intossicato dall’uso di farmaci. Le marcate proprietà favorevoli alimentari e fitoterapiche sono dovute al contenuto in zuccheri complessi, calcio, ferro, potassio, manganese, vitamine A e C. In fitoterapia se ne apprezza l’attività depurativa, in particolare nelle cure di primavera e nei cambi stagionali.
Te’ di giava per il drenaggio dei liquidi
Nella tendenza alla ritenzione idrica, si utilizzano piante ad attività diuretica, come il tè di Giava della famiglia delle Lamiaceae (Orthosiphon stamineus Bentham) che cresce in luoghi paludosi dell’Isola di Giava, dell’India e dell’Australia. La proprietà più importante è quella diuretica con aumento della quantità di urine e conseguente accelerato smaltimento di scorie e tossine. L’effetto è dovuto alla presenza di diterpeni e triterpeni. Per questo motivo è impiegato in numerose condizioni conseguenti all’accumulo di tossine nei tessuti, come l’eczema, i dolori articolari, la ritenzione idrica, la cellulite, il sovrappeso e l’insufficienza renale funzionale. Si possono utilizzare preparati disponibili in commercio, in cui il tè di Giava è associato ad altre piante (pilosella, verga d’oro, meliloto, papaya).