Intestino libero
Ogni anno si consumano in Italia milioni di confezioni di lassativi. Questi preparati risolvono temporaneamente il problema, ma con il tempo lo aggravano, creando dipendenza.
I disturbi del transito intestinale non si limitano alla stitichezza, ma comprendono anche molti altri disturbi, come il meteorismo, il colon irritabile, la disbiosi intestinale. I disturbi del transito intestinale dipendono, in larga misura, dalle abitudini alimentari, caratterizzate dai suoi estremi, sia per quanto riguarda gli eccessi sia per quanto riguarda le lacune: troppi zuccheri, troppi grassi e troppa carne rossa da una parte; poca frutta e verdura e poche fibre alimentari dall’altra.
Alcune piante officinali, come lo Psillio e lo Zenzero, in associazione con enzimi digestivi possono contribuire a rieducare l’intestino, in maniera non aggressiva, favorendo il fisiologico transito intestinale.
Psillio
Lo psillio è una pianta diffusa nella regione mediterranea di cui si utilizzano i piccoli semi neri, insapori, inodori e contenenti una mucillagine che al contatto con l’acqua si rigonfia e aumenta di volume. Il gel che in questo modo si genera nell’intestino, aumenta il volume della massa fecale, ne ammorbidisce il contenuto e stimola meccanicamente la peristalsi facilitando la defecazione. La mucillagine di psillio, in funzione del suo contenuto in fibre solubili, possiede inoltre proprietà prebiotiche stimolando lo sviluppo della microflora fermentativa nel colon, caratteristica che la rende molto utile nei casi di stipsi caratterizzata da disbiosi intestinale.
Zenzero
Pianta erbacea, originaria dell’Estremo Oriente, della famiglia delle Zingiberacee, la stessa a cui appartiene anche il cardamomo e la curcuma. La sua radice assimila il calore dell’estate, trasformandolo nei principi attivi dell’olio essenziale. Tale essenza ci restituisce parte del calore, contribuendo a stimolare lo stomaco, contrastando le difficoltà digestive, le diverse forme di atonia gastrica e il meteorismo. La naturalista e religiosa tedesca Ildegarda di Bingen (1098-1179) osserva: ‘Lo zenzero è completamente caldo e diffonde con facilità. Bisogna prendere lo zenzero quando si ha lo stomaco pesante o in caso di stitichezza’. La materia prima è costituita dal rizoma contenente importanti principi attivi denominati gingeroli e shagaoli, principi attivi responsabili del sapore pungente. Lo Zenzero esercita un’azione procinetica che favorisce il transito intestinale.
Enzimi digestivi
L’attività del pool enzimatico specifico permette di migliorare i processi digestivi riducendo la pesantezza post-prandiale. La riduzione delle grosse molecole in unità di dimensioni ridotte, consente di limitare i processi di fermentazione e quindi la formazione di gas a livello intestinale limitando, il gonfiore intestinale.