Avere sonno e non riuscire a dormire: i rimedi per l’insonnia
Un terzo della nostra esistenza è occupato dal sonno, un fenomeno complesso necessario per la nostra continua rigenerazione. Una buona qualità del sonno è essenziale per lo stato di salute. L’importante è risvegliarsi in piena forma.
Un buon sonno, infatti, si giudica dal risveglio e non in base alla sua durata. Il fabbisogno quotidiano di sonno ha una variabilità molto ampia da soggetto a soggetto ed è generalmente compresa tra un minimo di circa 3 ore a un massimo di 10 e più ore per notte. Anche per tale ragione la definizione di insonnia è soggettiva. I principali disturbi del ritmo sonno veglia comprendono la difficoltà a prendere sonno, i risvegli notturni ripetuti e il sonno superficiale.
Si ritiene che un terzo circa della popolazione mondiale soffra di insonnia. Le persone che soffrono di insonnia abituale presentano una riduzione della capacità lavorativa e delle prestazioni abituali, una minore produttività, minor collaborazione con i colleghi, minori contatti sociali, un rischio più elevato di incidenti automobilistici, conseguenti all’affaticamento e all’uso di farmaci ipnotici, tassi più elevati di ricovero ospedaliero, una frequenza più elevata di cadute e di fratture ossee.
Durante il sonno si modifica la liberazione di alcune sostanze. Di notte sale la produzione di alcuni ormoni come la melatonina, l’ormone della crescita e la prolattina, mentre cala la sintesi di adrenalina, l’ormone dello stress con rallentamento dei battiti cardiaci e del ritmo respiratorio. Cortisolo e testosterone vengono rilasciati al termine della notte per favorire il risveglio. La liberazione di tali sostanze nella notte consente di neutralizzare i radicali liberi formati nel corso della giornata e che costituiscono una costante minaccia di aggressione soprattutto nei confronti del cervello, aumentano il livello energetico, provvedono a riparare i danni accumulati nei tessuti, proteggono contro l’invecchiamento, migliorano le difese immunitarie, riducono il rischio di malattie cardiovascolari. In tal modo il corpo guarito e rigenerato dal sonno è pronto per iniziare una nuova giornata.
La luce durante la notte inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che contribuisce a regolare il nostro ritmo sonno veglia. In particolare siamo molto sensibili alla luce blu (lunghezza d’onda piccola), che rende luminoso il sole a mezzogiorno e il monitor del computer, ma può disturbare il nostro ritmo, soprattutto la notte, quando abbiamo bisogno del buio. Oggi le grandi città sono spesso illuminate con luci a LED. Economicamente più efficienti, producono molta luce blu, più dannosa per il sonno.
Melatonina e piante medicinali
La fitoterapia ha un effetto terapeutico meno intenso e meno rapido rispetto al trattamento farmacologico convenzionale, tuttavia non determina dipendenza farmacologica né modificazioni della struttura del sonno fisiologico. Abitualmente le piante medicinali vengono utilizzate per evitare che il disturbo dell’insonnia tenda a cronicizzare oppure per ottenere uno svezzamento da psicofarmaci.
In tal caso tali farmaci vengono ridotti progressivamente, fino ad essere, in alcuni casi, sostituiti. In generale nella cura dell’insonnia si consiglia la somministrazione del preparato scelto non solo alla sera prima di coricarsi, ma anche al mattino o nel pomeriggio, soprattutto nei disturbi del sonno dovuti a tensione, ansia e stress.
Le piante medicinali utili nella cura dell’insonnia possono essere utilizzate singolarmente oppure in preparazioni in cui sono variamente associate.
Valeriana
(Valeriana officinalis L.) La valeriana o erba gatta è una pianta erbacea della famiglia delle Valerianacee. L’uso della valeriana come pianta medicinale è antichissimo e risale almeno ai Greci. Il termine deriva dal latino ‘valere’, star bene e ne indica le proprietà curative.
Nel corso del Medioevo gli alchimisti la consideravano ‘pianta magica’.
Venne utilizzata nel Rinascimento per la sua proprietà di prevenire gli attacchi epilettici.
Attualmente è una delle piante medicinali più studiate per le sue proprietà sedative e miorilassanti. L’aroma della valeriana che si intensifica con l’essiccazione non è per nulla invitante, in quanto ricorda il sudore dei piedi. Diversamente i gatti ne sono inebriati tanto che in alcune località la valeriana viene anche detta ‘erba dei gatti’. In fitoterapia si utilizzano le radici. Le proprietà sedative, spasmolitiche e ipnotiche della valeriana derivano dall’attività dell’olio essenziale, dei valepotriati e di alcuni alcaloidi. Una tazza prima di coricarsi di radice di valeriana ottenuta per macerazione a freddo, versando 1 cucchiaino da caffè per tazza d’acqua e lasciando macerare per 6 ore. L’attività sedativa e facilitante il sonno della macerazione a freddo è risultata essere superiore all’infuso, in quanto vengono rispettati alcuni costituenti termolabili.
Si può utilizzare anche la tintura madre, 20-40 gocce, 1-3 volte al dì oppure 50 alla sera. Per favorire lo stato di calma e il sonno, in modo naturale, si può utilizzare anche l’estratto secco ottenuto dalla radice di valeriana e titolato in acidi valerenici. Solitamente si consiglia di assumere 1-2 compresse in un po’ d’acqua.
Le preparazioni a base di Valeriana possono essere assunte a qualsiasi età. Non inducono fenomeni secondari alle dosi consigliate, tuttavia se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e durante l’allattamento.
Melatonina
Il grande regolatore del ciclo sonno veglia è la Melatonina. La sua produzione e rilascio nel sangue sono stimolati dall’oscurità ed inibiti dalla luce. Nell’uomo la secrezione di melatonina aumenta poco dopo l’inizio dell’oscurità, raggiunge il picco a metà della notte (tra le 2 e le 4 del mattino), per poi diminuire gradualmente nell’ultima parte della notte. Le concentrazioni plasmatiche di questo ormone variano considerevolmente a seconda dell’età, cominciando a diminuire nell’adulto e soprattutto nell’anziano. La melatonina viene prodotta nella ghiandola pineale a partire dalla serotonina. I livelli di serotonina sono più elevati di giorno, per calare durante la notte, mentre per la melatonina avviene l’opposto. La secrezione di molti ormoni è influenzata direttamente o indirettamente dalla serotonina e dalla melatonina: il cortisolo ed il testosterone vengono rilasciati prima del risveglio, mentre l’ormone della crescita (o GH) viene liberato durante la notte.
L’integrazione di Melatonina, assunta prima di coricarsi, favorisce il sonno, fa dormire meglio, interrompendo il circolo vizioso responsabile dell’insonnia.
Escolzia
(Eschscholtzia californica Chamisso)
Capofila dei fitocomplessi ad azione sedativa, induttori del sonno. Contiene numerosi alcaloidi pavinici (escoltzina, californidina), alcaloidi protopinici (pro-topina), flavoni, fitosteroli, carotenoidi. Agisce sui re-cettori delle benzodiazepine. L’escoltzia è indicata, in particolare, nelle seguenti condizioni: insonnia da ad-dormentamento, distonie neurovegetative. La protopina è uno degli alcaloidi protopinici più rappresentativi.
Essa, è rilassante, ipnotica, sedativa, antispasmodica. Nell’uso clinico l’Escolzia ha dimostrato possedere un’azione prolungata senza depressione del sistema nervoso centrale, riuscendo a mantenere l’acuità mentale. È inoltre una pianta ben tollerata anche in età pediatrica e pertanto impiegata in presenza di turbe neurovegetative dell’infanzia e dell’enuresi notturna.
Papavero rosso
(Papaver rhoeas L.)
Da sempre conosciuto dalla medicina popolare come rimedio sedativo e calmante del sistema nervoso centrale. Utile per il trattamento delle turbe minori del sonno, grazie alla sua azione sedativa esente da effetti collaterali (Commis-sione E, 1988): riconosciuto quale rimedio conciliante il sonno anche nelle persone anziane e nelle persone defedate.
L-teanina
È un aminoacido estratto dalle foglie del tè che, a livello cerebrale, ha dimostrato essere in grado di stimolare la produzione delle onde alfa cerebrali, con conseguente effetto rilassante, senza provocare sonnolenza. Sono stati condotti numerosi studi farmacologici e clinici che hanno confermato: effetti rilassanti, aumento della capacità di apprendimento e concentrazione, riduzione della pressione, miglioramento della qualità del sonno, recupero da stress fisico, miglioramento delle performance fisiche e mentali.
Linea Serenotte
Per controllare i disturbi del sonno e normalizzare il ritmo sonno veglia, come nel jet lag, Specchiasol ha formulato diverse preparazioni a base di rimedi naturali:
Serenotte Gocce
Serenotte Spray Sublinguale
Serenotte Plus 1 mg
Melatonina 1 mg
Serenotte Tisana