Naturalmente sonno
In concomitanza con il cambio stagionale e con il prolungarsi delle ore di luce delle giornate, possono comparire o accentuarsi i disturbi del ritmo sonno-veglia. Quando il sonno è insufficiente o disturbato fanno la loro comparsa fenomeni negativi: si riducono le prestazioni abituali, diminuisce la concentrazione, la sintonia con i famigliari e i colleghi di lavoro è compromessa, calano i contatti sociali, mentre diventa più alto il rischio di incidenti, si accentua la fragilità personale, aumenta il rischio di cadute, soprattutto nelle persone anziane. Quando sono persistenti, i disturbi del sonno possono comportare un’aumentata tendenza per obesità, ipertensione arteriosa, diabete, depressione e tumori.
Luce-buio e disturbi del sonno
Una delle ragioni dell’aumento delle alterazioni e dei disturbi del sonno è l’onnipresenza della luce blu. La presenza di luce durante la notte inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che contribuisce a regolare il nostro ritmo sonno-veglia. In particolare, si è molto più sensibili alla luce blu che è quella che rende luminoso il sole a mezzogiorno e anche il monitor del computer, ma può disturbare il ritmo sonno-veglia. Oggi le grandi città sono spesso illuminate con lampade a LED: economicamente più efficienti, producono molta luce blu, più dannosa per il sonno. Risulta quindi evidente che le sorgenti luminose devono essere progettate per minimizzare le conseguenze negative per la nostra salute.
Melatonina
Custode del sonno è la melatonina, il super-ormone prodotto a livello della ghiandola pineale, situata al centro del cervello. La sua posizione strategica guida e coordina alcuni ritmi fondamentali vitali, in particolare quello dell’alternanza sonno-veglia.
Piante amiche del sonno
Alcune piante officinali possono contribuire a facilitare l’addormentamento, ridurre o eliminare i risvegli notturni ed il risveglio precoce mattutino, aumentare la quantità totale di sonno nel rispetto del sonno fisiologico, senza compromettere lo stato di veglia, la lucidità mentale e le prestazioni nelle attività quotidiane. In particolare l’escolzia è adatta per le persone stressate, costantemente sulla difensiva; il papavero rosso concilia il sonno; la passiflora è per coloro che sono ansiosi e depressi; la valeriana favorisce l’addormentamento; il biancospino protegge il cuore; la melissa ristabilisce l’equilibrio del sistema neurovegetativo; il tiglio scioglie le tensioni.
Abitualmente le piante medicinali vengono utilizzate per evitare che i disturbi del sonno tendano a persistere. In generale per favorire il sonno normale si consiglia la somministrazione del preparato scelto, non solo alla sera prima di coricarsi, ma anche al mattino o nel pomeriggio, soprattutto nei disturbi del sonno dovuti a tensione, nervosismo, ansia e stress. In alcuni casi di sonno disturbato è possibile che la comparsa dell’attività facilitante il sonno si manifesti solamente dopo 3-4 giorni dall’inizio della somministrazione.