Ritrovare la calma
Il termine calma deriva dal greco kaūma, (= calore ardente del sole) perché le grandi calme sono per lo più accompagnate da eccessivo calore atmosferico o perché in origine significò il silenzio dei campi nelle ore più calde dell’estate e quindi passò a significare lo stato del mare placido e non agitato dai venti. E, del resto, sotto il meriggio d’agosto, non può che esserci la calma più totale.
Nelle società organizzate in senso tradizionale le persone eseguivano l’attività lavorativa richiesta, nel momento e nel luogo giusto, mentre nella ‘società moderna delle 24 ore’, i consumatori richiedono il prodotto 24 ore su 24 ed i consumatori producono 24 ore su 24. Quindi si fa qualsiasi cosa, dovunque e in ogni momento, senza rispettare pause o riposi. Basta pensare all’attività di turnazione del lavoro che altera profondamente i ritmi biologici del lavoratore. In tali condizioni lo stress deriva da un conflitto evidente tra la biologia dell’uomo che si è evoluto con ritmi di attività lavorative con le esigenze di una società che richiede la capacità di un continuo adattamento.
In condizioni di stress eccessivo, soprattutto se ripetuto o persistente, nasce di frequente il desiderio di rimanere soli e appartati, per ritrovare la calma, appunto.
Alcune piante e complementi nutrizionali possono contribuire al ristoro dell’organismo e al recupero della condizione di calma.
Particolare interesse assume, in questo contesto, il ruolo svolto dal Magnesio, potenziato dalla Vitamina B6 e dalla Taurina, nella sua attività calmante e di fornitore di energia. Tra le piante assume un’importanza rilevante, il Biancospino, che protegge cuore e vasi dagli effetti dell’adrenalina, il mediatore chimico protagonista nello stress. La Passiflora, da parte sua, contribuisce a migliorare il tono dell’umore, grazie alla sua proprietà sedativa e antispasmodica.