Dallo stress alla quiete
Propriamente il termine stress è stato introdotto in fisica per indicare una forza che agendo su un corpo solido ne provoca la deformazione. Trasferito in biologia la parola indica tutti quei fattori che tendono a modificare le normali funzioni di un organismo. Il medico ungherese Hans Selye ha dato il nome di sindrome generale di adattamento all’insieme delle reazioni di difesa che in maniera aspecifica ogni organismo vivente mette in atto per adattarsi ad una condizione sfavorevole. In presenza di stress si attiva una prima reazione di emergenza che si manifesta con modalità diverse da soggetto a soggetto: stato di agitazione, ipereccitabilità e nervosismo, giramenti di testa, ronzio auricolare, formicolio, bisogno di respirare profondamente, impressione di svenimento, tremori, ipersensibilità ai rumori e al contatto fisico, turbe della concentrazione e della memoria, precipitazione e impazienza, tensione a livello muscolare in particolare a livello della nuca, senso di debolezza generale. Questa condizione che dovrebbe avere un significato protettivo nei confronti di una minaccia, finisce con il mettere a dura prova i meccanismi di compenso messi in atto per ristabilire la condizione di quiete iniziale, rendendo più fragile l’organismo nei confronti delle aggressioni esterne.
Per difendersi dallo stress è consigliabile seguire alcune regole generali come condurre una vita sana, seguendo un’alimentazione bilanciata, dormendo a sufficienza, praticando un’attività motoria regolare, dedicando un po’ di tempo agli hobbies e al relax, eliminando fumo, alcol e bevande a base di caffeina. Quando si è in condizioni di forte stress possono essere utili anche le tecniche di rilassamento facilitate dalla respirazione profonda. Alcuni semplici accorgimenti possono aiutarci per trasformare lo stress negativo in positivo.