Candidosi, per saperne di più
Le candidosi sono infezioni che originano da lieviti del genere Candida e principalmente C. albicans. Si manifestano a livello delle mucose, in particolare del cavo orale (‘mughetto’) e della vagina. Sono favorite dalla condizione di disbiosi intestinale, caratterizzata dal prevalere di microrganismi patogeni nella flora intestinale. Alterazioni del microbiota, come dopo antibioticoterapia, favoriscono il passaggio dalla forma rotonda di Candida albicans a quella a bastoncino. I bastoncini si insinuano tra le cellule della mucosa intestinale e provocano una permeabilità dell’intestino (leaky gut syndrome). I lieviti di Candida formano degli involucri protettivi, detti biofilm. I lieviti hanno la capacità di immagazzinare i metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio, rame) all’interno delle loro cellule. Se i funghi improvvisamente muoiono, questi metalli pesanti vengono liberati, provocando disturbi come nausea, diarrea, spossatezza, disturbi nella concentrazione, depressione. Il trattamento farmacologico si basa sulla somministrazione di preparati per via topica (gel, ovuli) o di antifungini per via orale.
Misure generali
In caso di Candidosi si consiglia di limitare o abolire i carboidrati semplici (zuccheri raffinati, dolci, prodotti da forno, bibite zuccherate) e i latticini poiché tendono a favorire la crescita di C. albicans. Vanno aboliti, inoltre, gli alimenti contenenti lieviti e in particolare il lievito di birra, mentre va favorito il consumo di frutta e verdura fresca di stagione.
Mix probiotico
L’assunzione di prebiotici e probiotici per cicli ripetuti della durata di 2-3 mesi permette il ripristino della flora intestinale fisiologica, favorisce la digestione completa degli alimenti, protegge dall’aggressione di germi patogeni e in particolare impedisce la crescita di Candida.
Fitoterapia
In fitoterapia viene utilizzata la Pseudowintera colorata (Raoul) Dandy, pianta della Nuova Zelanda, dove è nota come Horopito, con proprietà antimicotiche, soprattutto nei confronti di Candida albicans. I Maori ne facevano largo uso in cucina per conservare gli alimenti o come depurativo e antiparassitario intestinale. Il principio attivo più importante è il Polygodial, isolato solo nel 1962 da ricercatori dell’Università di Canterbury (Nuova Zelanda). Diversi studi sperimentali hanno evidenziato che il principio attivo è efficace nel combattere alcuni ceppi di funghi, come Candida albicans, Candida krusei, Candida utilis, Saccharomyces cerevisiae, Tricophytum.
In commercio è disponibile sotto forma di capsule, creme per uso interno ed esterno, ovuli. La posologia consigliata è di 1 capsula, 2 volte al dì, inizialmente per 1-2 mesi continuativi.